LA LIBERTA'DI SPAZIO E DI TEMPO DI ENZO NAPOLITANO

Enzo Napoletano, amico da molto tempo da quando lo incontravo per i corridoi dello stesso Istituto d'Arte di Comiso.

Da quando ho incominciato a vedere le sue tele, da quando ho visto il nascere di un pittore alla ricerca di un'entità artistica di una ricerca tecnica e spirituale.

Eravamo davanti casa sua un incontro non programmato come sempre accade fra due amici, mi ha chiesto di vedere le nuove tele, il nuovo modo di proporre le sue espressioni, le sue emozioni, così nel suo studio ho potuto vedere le nuove opere pittoriche, la sua metamorfosi.

Quando parlo di metamorfosi forse esagero, ma se analizziamo le opere di qualche anno addietro, ci si accorgerà che Enzo operava già nella ricerca di una macchia informale, astratta se volete o di un Painting che Polock faceva intravedere nelle sue grandi tele.

Enzo diceva, quando si parlava di arte, che mai sarebbe potuto andare verso una pittura informale, considerava a suo modo di vedere le varie forme di pittura, le tendenze o le espressioni create da macchie di colori o da larghe pennellate da colaggi di smalti, che si mescolavano, una moda e nulla più. Non si accorgeva che già, le sue tele erano nello sfondo, dietro quelle figure anatomiche che vibravano nello spazio, un accostarsi di macchie di colore, di cerchi, come esplosioni dì pianeti nelle galassie di un immenso universo, che solo Dio ha saputo e potuto distribuire con una perfezione di equilibrio e nessun altro maestro potrà mai eguagliarlo. Ecco la nuova pittura di Enzo un esplodere di colori non buttati lì a caso come accade a molti presuntuosi pittori che si definiscono astratti solo perché hanno messo del colore facendolo percolare a destra ora a manca, ecc... dando il titolo alla pseudo opera d'arte.

Con tutto il rispetto per questi pittori, l'opera di Enzo Napolitano è tinta di espressività, anni di riflessione, di maturità. Ogni gestualità è pensata sentita, scaturita dall'io, nell'arco delle notti e dei giorni. Ogni macchia è cercata seguendo un fine, la libertà di spazio e di tempo. servendosi di tecniche miste, come l'aerografo, il colore ad olio o tempera acrilico o smalto. ma in simbiosi si amalgamano ponendosi all'occhio dello spettatore nella veste di un racconto. dove spiritualità, sacralità, libertà, socialità, si compenetrano. Vedi le tele: Creazione dell'uomo Adamo ed Eva Il serpente opere che necessitano di uno sguardo attento, Si intravedono fra le macchie di colori i soggetti del primo testamento, la vita. Se andiamo ad analizzare altre tele vediamo il Bacio di Atena. in tutta la sua storia mitologica, ci pervade e ci trasporta nei racconti omerici, mentre in Naufraghi vediamo che il loro viaggio finisce a volte bene a volte nella triste deserta sabbia dì una spiaggia anonima e il loro omerico viaggio in cerca di nuove terre, ma soprattutto della libertà, affondano nell'azzurro di un mare amico nemico, e questo lo sì intravede sia in Naufraghi e in Macchie di sole.

Ecco questo antico sfondo di colore che si sposa è sempre stato presente nella pittura di Enzo Napolitano, sia quando amava esprimersi con il figurativo sia adesso che spazia in uno sposalizio di colori.

Gino Baglieri