Poesia LA GRANDE CITTÁ (SETTEMBRE 1977)

Camminava, non guardava,
la via era sicura,
bastava un’occhiata, non pensava.
Un corteo parlavano quasi andassero ad una festa.
L’ave Maria di Schubert la musica preferita,
sotto il velo lacrime silenziose,
la mano tesa
lo sguardo verso campi sconosciuti,
una trazzera a lui larga, con filari d’alberi.
Il torrente scendeva veloce verso il mare
Fretta di arrivare.
Il suono di campane annunziava l’arrivo.
Una croce, una abito talare,
ascoltava, rideva in silenzio.
L’abito nuovo odorava d’incenso.
Le rondini stridevano, gli uccelli in stormo volavano
Il silenzio nella grande città.
L’amicizia vera, lo sguardo sincero,
parlavano in silenzo
indossando lo stesso abito.
Alberi immensi si ergevano alti
Quasi a toccare il cielo,
lui finalmente uomo
libero nella grande città.