Poesia POLONIA

Assiderati, chiusi di libertà,
voglia di vivere nel caldo,
grida inutili di mani alzate,
sentirsi se stessi:
dolce utopia di una nazione di patto.

Dolce leggiadra fanciulla
Non far soffrir la mia culla
Sei un angelo senza tulipani
Mi fiorisci fra le mani
L’amor mio non vuoi
Rimani con i tuoi
Incantevole ragazza
Non diventar pazza
Rimani nella piazza
Non sola solazza
Per te la mia casa incalza
Bellezza infinita
Di sì alla mia mano angustiata
Che ti prenda lieve e ammantata
Giglio spinto dal vento
Non andare in convento
O mi vestirò ahimè di frate monello
Orsù amor mio non essere pesciolona
Ma fai del mio corpo una poltrona
Fior di madonna ti donerò la luna
Con me farai fortuna.