Poesia SEMPRE SOLO – MILITARE – (1967)


Se non ci fossi tu che sapore avrebbe la vita?
Tu natura, tu sole tu che dai la vita
Prati all’orizzonte bimba appena nata
Non vede, ride.
Appassisce un fiore appena viene inverno,
ma tu natura no,
la mattina quando apro gli occhi
il sole attraversa la persiana
apro la finestra mi seggo sul davanzale
mi sembra di volare
a valle un fiume attraversa i monti
ho voglia di gridare
la gente che passa se ne va
cresce, vive, muore non si chiede nulla
ma cosa chiedersi natura
se tu sei il mio cuore.

Ho visto nascere l’albero prima che nascessi io,
ho visto crescere l’albero prima che io capissi lui,
l’ho sepolto sotto l’ombra dell’albero
che lui aveva piantato.
Ho messo la croce semplice di marmo bianco
Sotto il fusto dell’albero senza più corteccia
Le radici del suo insegnamento
Superano le intrecciate radici dell’albero
Oramai spogliato di foglie dal vento maestrale
Dalla piccola radice di quell’albero
Adesso nasce una piccolissima verde foglia
Anch’io tengo in mano un pargoletto
È il mio fusto, la mia radice
Peccato che non si può fermare il tempo.


Andremo a sorridere con Dio
Credi lascia il tuo mondo
Vieni in seno al mio
Vedrai amore, vedrai fratelli
Vedrai felicità
Vedrai parlare con verità,
vedrai amore e carità
guarda lassù un giorno andremo.
Verrà ci sorriderà
Credimi amico vedrai un mondo nuovo
Un mondo a cui non credevi più.


Se non ci fossi tu che sapore avrebbe la vita?
Tu natura, tu sole tu che dai la vita
Prati all’orizzonte bimba appena nata
Non vede, ride.
Appassisce un fiore appena viene inverno,
ma tu natura no,
la mattina quando apro gli occhi
il sole attraversa la persiana
apro la finestra mi seggo sul davanzale
mi sembra di volare
a valle un fiume attraversa i monti
ho voglia di gridare
la gente che passa se ne va
cresce, vive, muore non si chiede nulla
ma cosa chiedersi natura
se tu sei il mio cuore.

Ho visto nascere l’albero prima che nascessi io,
ho visto crescere l’albero prima che io capissi lui,
l’ho sepolto sotto l’ombra dell’albero
che lui aveva piantato.
Ho messo la croce semplice di marmo bianco
Sotto il fusto dell’albero senza più corteccia
Le radici del suo insegnamento
Superano le intrecciate radici dell’albero
Oramai spogliato di foglie dal vento maestrale
Dalla piccola radice di quell’albero
Adesso nasce una piccolissima verde foglia
Anch’io tengo in mano un pargoletto
È il mio fusto, la mia radice
Peccato che non si può fermare il tempo. Il cuore piange da quando son qui
Sto nell’oscurità
Penso a casa, a casa mia
Che non vedo da tempo
Tiene i sogni di un mondo
Che vorrei riabbracciare.


Andremo a sorridere con Dio
Credi lascia il tuo mondo
Vieni in seno al mio
Vedrai amore, vedrai fratelli
Vedrai felicità
Vedrai parlare con verità,
vedrai amore e carità
guarda lassù un giorno andremo.
Verrà ci sorriderà
Credimi amico vedrai un mondo nuovo
Un mondo a cui non credevi più.


Se non ci fossi tu che sapore avrebbe la vita?
Tu natura, tu sole tu che dai la vita
Prati all’orizzonte bimba appena nata
Non vede, ride.
Appassisce un fiore appena viene inverno,
ma tu natura no,
la mattina quando apro gli occhi
il sole attraversa la persiana
apro la finestra mi seggo sul davanzale
mi sembra di volare
a valle un fiume attraversa i monti
ho voglia di gridare
la gente che passa se ne va
cresce, vive, muore non si chiede nulla
ma cosa chiedersi natura
se tu sei il mio cuore.

Ho visto nascere l’albero prima che nascessi io,
ho visto crescere l’albero prima che io capissi lui,
l’ho sepolto sotto l’ombra dell’albero
che lui aveva piantato.
Ho messo la croce semplice di marmo bianco
Sotto il fusto dell’albero senza più corteccia
Le radici del suo insegnamento
Superano le intrecciate radici dell’albero
Oramai spogliato di foglie dal vento maestrale
Dalla piccola radice di quell’albero
Adesso nasce una piccolissima verde foglia
Anch’io tengo in mano un pargoletto
È il mio fusto, la mia radice
Peccato che non si può fermare il tempo.