Una fine enfatica e scialba.
Il tempo faceva prigioniera il corpo
Erano andati nel profondo le idee
Alcuna memoria riuscì a diventare rosea.
Eccomi, ritorno pensieroso che allegro;
ancora l’insicuro mi attende.
Laddove le divise pronte a fermarmi
Come avessi compiuto grande battaglia.
Uno sparo inerte su un insetto
Loro avrebbero trionfato, nel consegnarmi
A quelle mura, ove le grate
Puzzolenti non mi sono amiche.
Delusi e più feroci d’essere stati
Battuti, aspetteranno l’attimo della nuova
Scadenza e sorridendo ghignosamente
Alla mia presenza magari deluso
D’essere stato giocondo.
Offro le braccia, nulla potrò se non tendere i polsi
Come fossi un malandrino.