Poesia IL TIMONIERE (1970)

La luce del sole dietro le sbarre
Il vitto scarno il cancello nero
Il sorriso non c’è
Donna sei lì sul prato verde
Strofini le mani gridando “è innocente”
Tu sai la verità
Stringono le mani sembrano fratelli
Dal cortile guardano il domani che se ne va
Primavera sorridono i prati
Il sole bacia le viole – la pioggia il ruscello
Filo spinato intorno un lupo un agnello
Strano in quel luogo Dio non c’è
Mai posato la mano su un essere che muore
Mai guardato dentro un recinto
Uomo che vai nel tempo camminando come un’ombra
Gesù si guardò nel dire menzogne
La via senza respiro era intorno lui
Lui amava
Il potere oggi è la via del futuro
Uno sparviero corre sulla nave
L’equipaggio non c’è, è alla deriva
Corri uomo corri
Prendi il timone
Verdi campi senza frumento grande vie senza luce
Frontiere senza uomo
Corri uomo corri
Prendi il timone
Un viso di bimbo appena nato già sconvolto
Un’arma in una mano ingenua
Il potere non risparmia fiori né spine
Il tempo vola la vita se ne va
Magari un giorno si…
Corri uomo corri
Ancora senza timoniere.

Piango non so perché
Non per lei
È colpa mia non capisco
Non capite meglio così.